Se esiste un argomento relativo alla nutrizione che divide gli esperti, questo è l’importanza del latte e dei suoi derivati nell’alimentazione. Per alcuni non esiste un veleno maggiore, per altri è impossibile mantenersi in buona salute senza una dose quotidiana di latte e latticini. Io non credo negli eccessi, fatta eccezione per i vegani di cui rispetto la scelta etica, sono dell’idea che soprattutto nell’alimentazione la parole giusta sia moderazione.

Una cosa sicuramente veritiera riguardo al consumo giornaliero di latte vaccino è che non esiste animale in natura che dopo lo svezzamento si nutre del latte di un altro animale, perciò sono del parere che superata questa fase delicata il consumo di questa bevanda debba essere drasticamente limitato e sostituito con i numerosi alimenti che la natura ci offre comunque ricchi di calcio.

Mio figlio ha da subito sviluppato una forte intolleranza al latte vaccino addirittura attraverso il latte materno ( vedi L’intolleranza di mio figlio) . Dunque durante lo svezzamento questo alimento è stato introdotto molto tardi a partire dal parmigiano stagionato 36 mesi ( la stagionatura lunga fa perdere praticamente tutto il lattosio). In ogni caso le indicazioni del mio pediatra sono state quelle di non eccedere con il consumo di latticini. Perché recenti scoperte hanno dimostrato che sostiene la produzione di muco, crea uno stato di infiammazione generale dell’organismo e favorisce l’insorgere di tutte quelle infezioni batteriche delle vie respiraorie: bronchite, otite, tracheite e raffreddore. Avete mai fatto caso che i nostri piccolini al nido sono sempre con la “candela” gialla che cola dal naso? Non ne vengono mai fuori e spesso alcuni pediatri tentano di risolvere il problema prescrivendo per un semplice raffreddore l’antibiotico. Mai ci viene consigliato di modificare l’alimentazione al fine di limitare il più possibile l’insorgere di alcune malattie! Non è il consumo di prodotti caseari nella dieta che provoca questi problemi nei bambini ma l’accumulo che si fa giornalmente e che contribuisce a far sviluppare certi disturbi. Pensateci bene: un biberon di latte la mattina, formaggio a pranzo, yogurt a merenda, magari formaggio ancora a cena e spesso per coccola serale bevono un altro biberon di latte la sera! Per non parlare degli scatti di crescita che ogni tanto si verificano e durante i quali per qualche notte consecutiva si svegliano e chiedono nuovamente il latte! Questo è l’eccesso che fa male!

Poi ci sono la varie intolleranze al lattosio e alla caseina, ma di questo ve ne parlerò in un altro articolo.

Per quanto riguarda la mia famiglia oltre a riscontrare l’intolleranza al latte di Samuele, abbiamo notato che limitando drasticamente il consumo di prodotti caseari sia io che mio marito ci siamo sentiti molto meglio! Per lui non è un caso, perché è frequente per chi soffre di celiachia o che ha una forte intolleranza al glutine esserlo anche al lattosio.

Da qui la mia continua ricerca di prodotti alternativi anche da autoprodurre sia per avere un prodotto più fresco che per un discorso di risparmio sulla spesa.

Vorrei quindi proporvi questo fantastico formaggio spalmabile vegetale di soia di cui ho preso la ricetta sul libro “Ricette senza latte” e che ho voluto aromatizzare alla curcuma, preziosa spezia dalle numerose proprietà benefiche e considerata un nutraceutico.

formaggio veg di soia e curcumaFormaggio vegetale di soia e curcuma

Preparazione : 10 minuti     Riposo: 24 ore

Ingredienti

2 vasetti di yogurt di soia

20 gr di margarina bio 100% vegetale

sale

 

  1. Fate sciogliere la margarina e mescolatela con gli yogurt, aggiungete 1 cucchiaino raso di sale e mescolate ancora.
  2. Versate la preparazione in un colino a maglia fine rivestito di garza, mettere quest’ultimo in una ciotola per recuperare il “latticello” che colerà.formaggio di soia
  3. Coprite e tenete in fresco per 24 ore.

Il risultato sarà una crema spalmabile bianca e cremosa che potrete mescolare con quello che più vi piace: erbe aromatiche fresche, pomodori secchi tritati.. Io ho scelto la curcuma, ma proverò presto anche le altre varianti!

Risultato? L’ho appoggiato sulla tavola appena apparecchiata e indovinate un po’? Dopo cinque minuti mio marito e mio fratello ne avevano mangiato già la metà! 🙂