Buongiorno amici!

Siete pronti per Natale? Regali, addobbi, ricette per cene e pranzi in famiglia? Noi siamo ancora chiusi in casa con la varicella e tra un picco di febbre e l’altro siamo riusciti a malapena a fare l’albero.. 🙁  Tutti gli anni mio marito veste casa e giardino di luci, ma quest’anno mi sa che dovremo rinunciare..

Che fare quindi con un bimbo a casa H24 che si annoia perché non può uscire? Pasticci! Attrezzati di farina, acqua e un asse di legno e fallo pasticciare con le mani! Così in questi giorni oltre ai biscotti di Natale che vedrete nei prossimi post, abbiamo fatto insieme il pane.

Io amo fare colazione con due fette di buon pane integrale con la marmellata e spesso lo preparo in casa con farine di buona qualità Bio e lievito secco madre. Il pane fatto in casa è da sempre una tradizine nella mia famiglia, i miei nonni lo facevano sempre. Grano seminato, curato e raccolto nella loro campagna, lo si portava al mulino a macinare e con quello mia nonna faceva pasta fresca, dolci e pane!

centenario-91Per lei fare il pane era un’arte: curava il lievito madre , preparava un piccolo impasto la sera prima facendolo lievitare tutta notte e con quello la mattina seguente nella sua campagna impastava a mano nella “Maija” ( madia ) chili e chili di farina. Seguiva una mattinata di lievitazione e poi lo infornava nel forno a legna! Era bello vederli litigare marito e centenario-95moglie davanti alla bocca del forno. Nonna Caterina bacchettava Nonno Peppe ogni minuto! E lo fa tutt’ora anche se sono a casa non più in buona salute..

La nonna passava la pagnotta sull’asse e il nonno la posizionava nel forno meticolosamente sfruttando ogni millimetro!

Ora il giovincello sta sfiorando i 101 anni e dopo l’ennesima ischemia è costretto a casa insieme alla nonna anche lei , dopo una vita di duro lavoro e sacrifici, piena di dolori alla schiena..

Quindi mi sembra giusto fare tesoro di tutti i loro insegnamenti e proseguire a modo mio in questa tradizione e viverla insieme a Samuele!

L’importanza di un pane integrale e del lievito naturale

Il miglior pane soprattutto per chi è attento alla propria linea è quello integrale a lievitazione naturale: essendo meno ricco di amidi è anche meno calorico ed è più saziante.

E’ salutare per l’intestino perché per l’alto contenuto di fibra , mantiene in regolarità la peristalsi.

E’ ricco di vitamine, proteine, sali minerali ed enzimi attivi. La vitamina B1  presente, permette la trasformazione degli zuccheri e dei grassi in energia evitando che si trasformino in adipe. Inoltre questa vitamina resiste al freddo, per cui è possibile congelare il pane senza correre il rischio di perderla.

Il pane a lievitazione naturale si riconosce subito: è digeribile e dura per giorni.

Arricchiscilo di semi

seed-1716_640I semi oleosi rappresentano una grande risorsa, un concentrato di proprietà benefiche:

  • Contengono omega 3 e omega 6, acidi grassi essenziali per l’organismo che non siamo in grado di produrre da soli.
  • Aiutano a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e contrastano i processi degenerativi del sistema nervoso centrale.
  • Sono una fonte di calcio ( cinque volte più del latte).
  • Aiutano a riequilibrare i livelli di  glicemia nel sangue e facilitano l’eliminazione delle tossine.

La ricetta…

Ingredienti

  • 1 Kg di farina di gran tenero integrale
  • 700 gr di acqua
  • 1 cucchiaio di lievito madre in polvere
  • 40 grammi di sale
  • 2 cucchiai di olio EVO
  • 3 cucchiai di semi misti ( girasole e zucca) più quelli per decorare la superficie

Procedimento

  1. In una terrina miscelare la farina con il lievito secco e aggiungere poco alla volta l’acqua, lavorando l’impasto con un cucchiaio di legno.
  2. Una volta ottenuto un composto omogeneo aggiungere sale e olio.
  3. Lasciare riposare l’impasto a temperatura ambiente per circa un’ora. Una volta trascorso questo tempo lavorarlo a questo punto con le mani aggiungendo poco alla volta i semi così da distribuirli uniformemente nell’impasto.
  4. Conservarlo in frigorifero nella parte bassa ( quella con la temperatura più costante dove si conservano carne e verdure) . Lasciare lievitare per 24 ore. Sembra assurdo perché si è abituati a pensare che debba stare al caldo, invece in questo modo il processo avviene gradualmente, naturalmente e senza forzature.
  5. 20161204_0837341Trascorse le 24 ore scaldare il forno statico a 250 gradi . Nel frattempo reimpastare il pane dandogli la forma desiderata.
  6. Posizionarlo sulla leccarda del forno ricoperta di carta da forno e cuocere con questa modalità: 20 minuti circa nella parte più bassa e almeno 30 minuti nella parte centrale del forno abbassando la temperatura a 220-200 gradi. Regolare in ogni caso la cottura in base al tipo di forno.
  7. Una volta cotto lasciare raffreddare su una grata oppure appoggiato verticalmente per farlo respirare.

Gustatelo come più vi piace: con una buona marmellata o della crema alla nocciola per spuntini golosi oppure a modi bruschetta con un misto di verdure a dadini o pomodorini! Spazio alla fantasia!

Vi è piaciuta questa ricetta? Lasciatemi un commento!