Il peggior nemico di mio marito: il glutine!

Da sempre la cucina è stata una delle mie attività preferite. Pasticciavo da piccola con gli ingredienti più improbabili e lo faccio ancora oggi sperimentando sempre nuove ricette.
Fino a qualche anno fa cucinare per me significava portare in tavola piatti appetitosi che soddisfacessero occhi e palato senza preoccuparmi di cosa potesse accadere alla salute con l’ingestione di questo o quel cibo.
Poi abbiamo iniziato a domandarci il perché mio marito , nonostante tanta attività sportiva e un lavoro fisicamente impegnativo, non riuscisse in alcun modo a dimagrire. Continuava ad avere problemi di reflusso gastroesofageo, disturbi intestinali e frequenti infiammazioni alla gola. Siamo andati dall’otorinolaringoiatra che ci ha risposto “il reflusso infiamma le mucose e porta come naturale conseguenza piccoli problemi alla gola. Terapia? Farmaco antiacido e un antiinfiammatorio per la gola.
Siamo stati anche dal dietologo per capire come mai continuava ad ingrassare. Terapia? Farmaco per accelerare il metabolismo.
Nessuno ha mai sospettato che dietro a tutti questi disturbi ci fosse un intolleranza! Ebbene! Le cose hanno iniziato a migliorare solo dopo aver contattato una nutrizionista. Giovanni è stato monitorato per tre giorni con un Holter metabolico. Il risultato è stato che tra attività fisica e lavoro consumava talmente tante calorie che quello che mangiava era persino troppo poco! Il problema era che mangiava qualcosa che il suo organismo non tollerava: il frumento.
Abbiamo iniziato una dieta provando ad eliminare questo cereale e il farro che è molto simile cercando di sostituire pasta e pane con prodotti Gluten free e a base di kamut ( cereale con meno glutine). Beh nel giro di due mesi si è sgonfiato drasticamente e tutti i disturbi gastrointestinali sono scomparsi.
Nel lungo periodo però ha notato che anche il kamut iniziava a dare gli stessi disturbi anche se in forma meno importante. Così abbiamo iniziato a sospettare che l’intolleranza fosse esclusivamente al glutine. Ha eseguito un esame del DNA per verificare che non ci fosse la predisposizione ad ammalarsi di celiachia. Fortunatamente è risultato negativo, ma il test ha rilevato che a causa di un gene che si è modificato lui sarà sempre fortemente intollerante al glutine. Infatti ogni qual volta decide di “sgarrare” paga dazio per 3-4- giorni con disturbi gastrointestinali e dolori in tutto il corpo.
Ora lascio a Voi le dovute riflessioni e conclusioni…
Mi chiedo solo una cosa: è giusto trovare sempre un farmaco per ogni disturbo senza approfondire da che cosa è causato?!
Non voglio denigrare la medicina convenzionale. Negli anni la scienza ha fatto tante scoperte e passi avanti, ma vorrei capire perché la maggior parte dei medici rifiuta completamente l’idea che la causa dei disturbi spesso è da cercare nella nostra alimentazione!!
Come dice Federica Gif , blogger esperta di cucina naturale… “PIU’ RICETTE SANE ,MENO RICETTE MEDICHE!”

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