L’intolleranza di mio figlio

Avete mai sentito parlare di dermatite atopica, exzema, crosta lattea? Noi ci siamo passati con Samuele, non è stata per niente una bella esperienza e ancora oggi stiamo super attenti a cosa mangia perché la predisposizione è quella: figlio e nipote di soggetti allergici.. Non poteva nascere diversamente!
Samuele stava finendo il terzo mese di vita e avevamo preso tutti un bel ritmo… Nottate lunghe piene di sonno perché aveva imparato a saziarsi di giorno per dormire tutta notte. Dopo i primi due mesi di notti impegnative tra allattamento a richiesta e reflusso gastroesofageo per noi era un sogno!
Ha iniziato a riempirsi di puntini rossi sul viso che poi sparivano spontaneamente. “Stai tranquilla avrai mangiato qualcosa che no ha tollerato…” Poi un po’ di crosticine sulla fronte definite da entrambe i pediatri crosta lattea. L’incubo è iniziato quando questa crosta si è diffusa su testa,faccia e fronte trasudando pus e disturbando il suo sonno dalle 2 alle 6 . Solo dopo ho capito che era il risveglio del fegato (ormai intossicato) e il prurito che sentiva in testa che non riusciva a gestire perchè non era ancora capace di grattarsi con le manine. Perciò si agitava di continuo nel letto. Il medico inizialmente ci ha dato delle creme specifiche per la dermatite. Secondo lui era dermatite seborroica. Ma io sentivo che non era tutto lì. Infatti una mattina ,dopo aver visto il mio cucciolo con un viso diverso, gonfio oltre che pieno di croste, ho chiamato il pediatra e l’ho portato immediatamente in studio. Esito della visita: dermatite e forte crisi allergica. ” Signora, ha mangiato qualcosa di diverso dal solito in questi giorni?” Nel leggere la lista di alimenti ricchi di istamina istamino-liberatori da evitare per qualche giorno, ho scoperto che nei giorni precedenti avevo fatto un “ accumulo “ di tutto. Un assaggio di torta al cioccolato, pasta con tonno e pomodoro, filetto di salmone, frutti rossi (marmellata ai frutti di bosco ogni mattina) e spinaci!
Ho provato, per non abbandonare da subito l’allattamento al seno , a evitare questi alimenti per far rientrare la crisi allergica. Inizialmente abbiamo avuto degli ottimi risultati unendo alla dieta una terapia omeopatica indicata dal pediatra. Però Samuele continuava a svegliarsi durante la notte non solo perché era disturbato , ma anche perché tra stress psicofisico e dieta limitata il mio latte non lo saziava più.
Decidiamo così di portarlo dalla nostra pranoterapeuta di fiducia. “Bella Tusa, è il tuo latte che non tollera più! Io pulisco il fegato con la pranoterapia e tu lo intossichi allattandolo. Devi dargli solo latte formulato e vedrai che guarirà!” E così è stato . Dopo un periodo di adattamento del piccolo al nuovo sapore e un po’ dei miei pianti ( mi sentivo in colpa per averlo intossicato e il passaggio al latte artificiale era il primo vero distacco) Samuele ha iniziato a bere un intero Biberon di latte formulato di Riso e con l’aiuto della pranoterapia, le chiazze sparse su tutto il corpo sono sparite!
Questa esperienza ci ha comunicato che Samuele è un soggetto allergico, non poteva essere diversamente, lo siamo entrambe i genitori e mio fratello soffre di allergie e dermatite atopica da quasi 30 anni. Lo svezzamento è stato posticipato a 7 mesi e ancora oggi che ha 2 anni e mezzo siamo alle prese con uova, latte vaccino, pomodoro e frutta secca.
Il percorso è ancora lungo, la speranza è che il suo sistema immunitario maturi abbastanza da poter tollerare bene anche questi alimenti e assaporare tanti altri piatti prelibati che la sua mamma vorrebbe fargli assaggiare. Nel frattempo come per mio marito sperimentiamo ogni giorno ricette sfiziose adatte a tutta la famiglia senza uova, latte e pomodoro!
Provate le mie ricette! Sono curiosa di sapere se piacciono ai vostri piccoli!

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