Da quando ho scoperto di aspettare un altro bimbo ogni giorno ho immaginato il momento in cui avremmo condiviso la notizia con il nostro Samuelino.

“Come glielo diciamo ?” “Quando è più giusto dire che è in arrivo un fratellino?”

Queste e altre domande mi hanno accompagnato in tutto questo primo trimestre di gravidanza. Una cosa era certa, visto il periodo brutto passato questo inverno a causa della scuola ( ve ne parlerò in un altro post) e dal quale ci stiamo lentamente riprendendo solo ora, abbiamo pensato che sarebbe stato giusto coinvolgerlo in una novità così importante solo nel momento in cui lo avremmo visto più sereno e rilassato.

Inoltre ci sembrava corretto far passare, aldilà di tutto, almeno il primo trimestre e aspettare l’esito di alcune esami importanti per dargli la notizia.

Così in attesa di questo momento importante ed emozionante, ho iniziato a leggere qua è là sul web e in alcuni libri letti in passato i modi e i tempi più giusti o più usati per condividere la notizia con i più piccoli.

Alla fine la conclusione è stata che la cosa migliore è aver un po’ di buon senso e fidarsi del proprio istinto. Nove mesi sono un’eternità nella vita di un bimbo. Dirgli ” Stai per avere un fratellino/una sorellina” gli farà credere che la cosa stia per avverarsi il giorno dopo.

E a questo proposito addirittura ho letto che è sufficiente dirglielo quattro o cinque settimane prima.

Io ho pensato che fosse esagerato, perché ho sempre creduto che fosse importante per un po’ di mesi cercare di coinvolgere nelle piccole cose il primogenito per renderlo partecipe e “importante” . In più c’è sempre da tener conto anche della personalità del bambino e solo noi genitori, aldilà di tutti i consigli che si possono trovare sui manuali, siamo in grado di decidere quando è il momento giusto.

Samuele ha una sensibilità talmente sottile che lo capirebbe da solo e con grande anticipo che sta cambiando qualcosa. Ma, non avendo gli strumenti per capire cosa, la vivrebbe negativamente. Con lui ho capito e avuto la conferma in questi mesi che a volte anche se ha solo tre anni bisogna parlare chiaro e dire la verità con argomentazioni alla portata di un bimbo di tre anni, ma rivolgendosi a lui come se si stesse dialogando con un adulto.

Così dopo aver ricevuto l’esito di alcuni test importanti che ci hanno anche confermato il sesso abbiamo iniziato per una settimana a preparare il terreno.. ” Preferisci una sorellina o un fratellino?” ” Hai visto il tuo amichetto Nicolas? Ti piace la sua sorellina?” Poi ho iniziato anche a raccontargli alcuni aneddoti di quando era lui ad essere nella mia pancia.. 🙂 E mi ha fatto tenerezza lo stupore con il quale ha ascoltato le storie che ha poi prontamente riportato ad amici e parenti! 😉

Settimana scorsa è stata la volta della visita ginecologica di controllo e con mio marito ci siamo detti :” visto che è in studio e non in ospedale, perché non lo portiamo con noi? Quando è il momento di fare l’ecografia lo facciamo entrare e gli facciamo sentire il battito del cuore della sorellina!

E così abbiamo fatto. La sera prima dopo un giro di parole “ la mamma è ingrassata, le è cresciuta la pancia…” , gli abbiamo detto che c’era la sua sorellina nella pancia!

La reazione? all’inizio occhi spalancati incredulo perché per loro , ovvio, è una cosa difficile da comprendere. Poi mi ha detto: ” Mi fai vedeee?” mi ha tirato su la maglietta, ma non contento perché si aspettava di vedere la sorellina nella sua immaginazione voleva tirare su la pancia!!! hahahaha che ridere!!

Allora gli abbiamo detto che l’avrebbe vista il giorno dopo in una televisione particolare grazie ad un telecomando magico ! 🙂

Siamo stati in studio e come promesso abbiamo portato Samuele. Il giorno dopo ha raccontato al mondo di aver visto la “ soellina nella televisione e  la dottoessa aveva un telecomando magico e lei si muoveva!!! Rotolava! E poi faceva bum bum bum!

Che dire , sentire il suo entusiasmo e lo stupore, vedergli brillare gli occhi mentre lo raccontava ad amici e parenti è stata l’emozione più grande!! E sono felice di aver scelto di dare la notizia al quarto mese. Avremo così tanto tempo per condividere insieme a lui tanti altri attimi emozionanti.

Non sarà comunque pronto al 100% quando nascerà, perché allora sì che dovrà accettare il fatto che la mamma dovrà dedicarsi anche alla sorellina, ma su questo mi sto documentando per raccogliere consigli e li condividerò con voi prima e dopo la nascita in altri post!