Oggi voglio darti una grande notizia, ma prima fammi dire che… ( ehi, ti ho visto, non andare subito in fondo!!!)

Scherzi a parte 🙂 leggendo vari post sul web ho trovato una frase di Madre Teresa di Calcutta che mi ha fatto riflettere e vorrei condividerla con te.

Insegnerai a volare, ma non voleranno il Tuo Volo. Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno. Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita. Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita, rimarrà sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto.

Madre Teresa di Calcutta

Non c’è verità più grande di quella riassunta nelle parole di Madre Teresa di Calcutta, perché quando decidi di mettere al mondo una nuova Vita devi farlo con la consapevolezza che quella creatura un giorno dovrai lasciare che spicchi il volo da sola.

Il motto di Maria Montessori era “aiutami a fare da solo“. Questo è il grande compito di noi mamme, dei genitori. Aiutare i nostri figli un passo alla volta ad essere autonomi, a non dipendere esclusivamente dalla mamma.

Quando sono piccoli , appena nati, ti senti insostituibile, senti che sono solo tuoi. Pensare che crescendo prenderanno il volo e faranno da soli, a volte può fare male perché non hai più una piccola creatura tra le braccia che dipende solo da te. Così spesso accade che per egoismo, continui a renderti insostituibile, facendo il più grande errore che una mamma possa commettere, perché un giorno dovranno comunque affrontare la vita da soli e non saranno in grado di farlo.

Questa è la sfida più grande, insegnare ai tuoi figli a vivere, a inseguire i loro sogni dando loro il tuo appoggio anche se a volte i loro desideri non corrispondono alle tue aspettative. Insegnare a superare le tormente che la vita ogni tanto pone davanti ai tuoi occhi.

Tempo fa una signora mi disse: “figli piccoli problemi piccoli, figli grandi , problemi grandi” .

Vero… Perché ?

Essere una mamma non è solo notti insonne dietro alle poppate, ai bimbi che si ammalano e doverti alzare per andare al lavoro cercando di rimanere fresca e lucida pur non avendo riposato anche solo tre ore consecutive.

Non è solo cambiare pannolini o scaldare biberon.

Essere una mamma non è solo preparare pappe fatte in casa o escogitare modi per camuffare questa o quella verdura che altrimenti non mangerebbe.

Questo è solo l’inizio, ma è il momento in cui ti rendi conto che sei davvero in grado di fare qualsiasi cosa per quella piccola vita e quindi sarai in grado di accompagnarlo in silenzio nella sua crescita sapendo che un giorno non sarà più tua.

E il bello è che per fare tutto questo non esiste una scuola, puoi leggere tutti i libri che vuoi, ma la verità è che imparerai a farlo giorno dopo giorno, sbagliando, piangendo a volte di nascosto a volte davanti a lui, cadendo e rialzandoti insieme a tuo figlio.

Essere una mamma vuol dire conoscere l’amore vero, sincero, eterno ed infinito quello incondizionato.

Il mio piccolo ha solo 3 anni e in così poco tempo mi sono resa conto di quanto tutto questo sia vero. Ogni giorno tra alti e bassi cerco di “aiutarlo a fare da solo” spiegandogli che è giusto cavarsela da soli, ma lo è altrettanto chiedere aiuto se si è in difficoltà, perchè è segno di umiltà.

Rimango al suo fianco quando piange e si arrabbia perchè non riesce a fare qualcosa e insieme festeggiamo tutte le sue piccole conquiste : imparare a camminare , a mangiare da soli, a stare in equilibrio sulla bici senza rotelle, a vestirsi da solo e così via…

Ogni giorno è una conquista e il suo percorso di crescita diventerà sempre più impegnativo. Ancora per molto tempo avrà bisogno della mia presenza e proprio per questo motivo  ho scelto un’attività che mi darà modo di essere una mamma presente ogni giorno.

Non c’è cosa peggiore di essere costretti ad uscire la mattina presto e rientrare che è già sera dovendo delegare a nonni o tata questo compito che dovrebbe essere esclusivo di una mamma.

Non c’è cosa peggiore di svegliarsi un giorno e ritrovare i tuoi figli ormai già grandi, cresciuti da qualcun altro perché tu dovevi andare a lavorare per portare a casa magari un misero stipendio sufficiente a coprire le spese. Ne abbiamo già parlato in questo post.

NO! IO NON CI STO! IO VOGLIO DI PIU’!

Il modo per conciliare lavoro e gestione dei figli senza sensi di colpa c’è.

Il modo per poter garantire loro un futuro migliore c’è.

Io l’ho trovato!

Ma… dicevamo? Che oggi nel giorno della festa della mamma voglio darti una grande notizia, giusto?

E se ti dicessi che a breve , dovremo insegnare a Samuele a condividere la sua cameretta, i suoi giochi, l’amore di mamma e papà? Cosa ti viene in mente?

Eh già…Proprio così! Presto ricominceremo con poppate, pannolini da cambiare, nottate movimentate e via di nuovo da capo! Perché a Novembre il nostro piccolo Samuele AVRA’ UNA SORELLINA!!

Questa era la notizia che volevo condividere con te e ho pensato che il giorno della festa della mamma fosse il migliore per farlo 🙂